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Vacanza in Grecia (1) 20 anni


di oib
27.11.2024    |    14    |    0 6.0
"Io che ero dall’altra parte iniziai a limonare con il fratello..."
VACANZA IN GRECIA 20 ANNI

erano mesi che aspettavamo questo momento, 4 amici affiatatissimi e 2 auto direzione >Grecia. Arrivammo a brindisi prima dell’alba, non avevamo nessuna pronotazione, due di noi scesero e si misero in fila per la biglietteria che avrebbe aperto di li a 3 ore. Le macchine erano in coda con altre auto, ne avevamo una trentina davanti. Negli anni 80 la grecia era un terreno fertile per noi, l’italiano era ben visto e le ragazze ne andavano pazze. Eravamo senza meta e cartina alla mano, imbarcati alle 8 da brindisi a metà pomeriggio eravamo in grecia con il timone ( volante) puntato a Parga. Trovato il ristorantino ora il problema era trovare qualcosa per la notte. Ma ecco che dalla cucina uscì il proprietario, persona simpatica e che parlava bene l’italiano, chiedemmo a lui un alberghetto economico, ma lui ridendo ci disse :qui c’è il parcheggio e 20 metri più in la un appartamento in affitto con molti letti e se ci parlo io con la proprietaria a poco ve lo affitta. Gli eravamo simpatici e subito si istaurò un ottimo rapporto anche perchè vista l’età ci poteva essere padre. Tempo di mangiare quella parmigiana greca, che torna con le chiavi, aveva contrattato per noi 30 mila lire diviso 6 alla signora che gli andava bene e troverete anche le lenzuola pulite sui letti ogni 3 giorni. Stupendo esclamammo.
La casa era bella con una balconata sul porticciolo, la mattina alle sette sveglia per un po' di mare, alle 13 appuntamento con il ristorante, mangiammo a base di pesce, il prezzo era ottimo , al tavolino accanto al nostro quel giorno c’erano 2 coppie di turisti , si capiva da come erano vestiti, e più in la una signora minuta con un cappellino intenta a gustarsi il suo yogurt. Noi dammo subito l’anticipo di una settimana per la casa al ristoratore e ci gustavamo le due 50/55 enni al tavolo accanto che davano spettacolo. Come sedie avevamo le classiche sedie con braccioli dei bar che c’erano anche in italia. La situazione era questa, noi sui rideva e scherza mentre le due donne ridevano delle nostre battute attirando la nostra attenzione. Una di loro era seduta in prospettiva verso di noi con una gamba sul braccioloe si divertiva a spostare il costume facendoci intravedere la peluria, con i mariti non curanti, anche perché avevano qualche per non dire molti anni in più, si divertiva tenendo una gamba sul bracciolo . Fino a quando la piu porcella mi mando un bacetto e si alzò per andare al bagno, la seguii e feci bene, mi aspettava sulla porta senza pareo e mi mostrava le sue grazie, ci avvinghiammo uno all’altra entrando nel bagno, me lo prese subito in bocca, e che bocca, molto esperta nei bocchini, se non la facevo alzare le sborravo li subito all’istante, si mise a pecora e ci diedi sotto a più non posso come la sentii godere passai al secondo canale che era ben aperto, godette anche con il culo e lì non potei resistere, lo tirai fuori e prendendola per la testa la abbassai sul pisello che sparì nella sua bocca. Bevve tutto senza problemi, poi ricomposta mi baciò uscendo sculettando. Rientrati vedo che parte la sua amica e la segue Tonino, 10 minuti ritornano e parte l’amica seguita da danilo, al rientro riparte la prima e la segue massimo , il giro fu completo e le donne erano quasi sazie, la sera a cena non si presentarono, così mangiammo e via in discoteca. Serata stupenda per gli amici ma non per me, mi si era attaccata una ragazza sui 90/100 chili un bel visino ma di una invadenza unica, avevo terra bruciata intorno, come mi avvicinavo a qualcuna interveniva lei, non ce la facevo più. Così dovetti cedere ad un compromesso per restare libero il resto della vacanza. Così la portai fuori andammo in spiaggia e lì su di una sdraio consumammo. Vi dirò che di bocca era stupenda e da come cavalcava non dimostrva il suo peso, fu una bella scopata. Ora ero liberoooooooooooo. Rientrati a casa proposi ai ragazzi per l’indomani una nuova spiaggia suggeritami. La mattina partimmo e andammo a vedere quella spiaggia, c’era poca gente quasi tutti nudi e la reputammo interessante, dopo mezza ora mentre noi sonnecchiavamo trovammo vicino a noi le due maliarde che riconoscendoci si avvicinarono non curanti dei loro mariti, baci abbracci e strizzatina di pisello. Si unirono tutti a noi e lì che iniziai a pizzicare Febe ( una delle donne) chiedendogli: scusa ma possibile che i vostri mariti non dicano nulla? È una storia lunga “ rispose”loro hanno già dato mentre noi vogliamo ancora. Risposta limpida e chiara , d’altronde con quei corpicini meritavano. Così davanti a loro mentre parlavano in greco di affari, ci proposero 2 offerte una , di unirci con la loro barca e andare a corfù per 3 giorni circunvavigandola, o sarebbero rimaste loro in casa con noi. Optammo per la prima ipotesi, dopo aver chiesto notizie dei mariti…….. non vi preoccupate è come se non ci fossero e poi a loro sta bene tutto. Via, si parte appuntamento dopo 2 ore al porticciolo. Puntuali si prende il largo, subito Febe e Petra ( l’altra donna)fecero cadere i vestiti e pronte per essere trombate ma prima vollero fare un regalino ai mariti, ci recammo sul ponte e accanto ai mariti seduti al timone ma intenti a chiacchierare al cell iniziarono a farmi un bocchino a 2 bocche, i mariti senza proferir parola lo tirarono fuori e iniziarono a masturbarsi, Febe e Petra non persero tempo, lasciandomi così ,li presero subito in bocca fino all’orgasmo, fu un bel spettacolo. Ricomposte si baciano si sussurrano qualcosa e via giù in coperta. Iniziarono con una bella lesbicata li per terra , era un peccato intromettersi, così facemmo circolo con i piselli in mano . Ebbero un bel orgasmo e si capii dai gemiti ma ora era giunto il momento nostro. Presi la palla al balzo e tenendo Febe a pecorina la presi e iniziai una scopata selvaggia , a Febe bastava solo metterlo dentro che già sbrodola a Petra bastava un pisello in bocca e uno in fica, godeva anche senza muoverci. Erano uno sballo. finito il primo round salimmo tutti in coperta per prendere un po' di sole, quell’aria condizionata ci aveva gelato le ossa. Comunque vederle li sui lettini nude mi veniva duro. Ci avvisarono che tempo mezz’ora avremmo attraccato ed era pronto il pulmino che ci accompagnava al ristorante mentre i mariti avevano un’altra destinazione. Ultimato il pranzo, visto che il porticciolo non era distante congedammo il pulmino per poter fare due passi a piedi e far scendere quel vinello. Le donne si avvinghiavano un po' a me un po' a Massimo, un po' a tutti, ma a Petra questi strusciamenti davano alla testa. Arrivammo giusto a bordo prima che si scatenasse, eravamo sul ponte di manovra ed era già nuda, si sdraiò a terra e iniziò a sditalinarsi come suo solito, un forte attacca di libidine? O troiaggine? subito Massimo gli fu sopra e insieme a Danilo iniziarono a scoparsela. Febe era un po' più calma, diciamo meno ninfomane, andammo in cabina e sul lettone ci demmo da fare. Dopo mezz’ora ci raggiunsero anche gli altrri, e notai che Petra non si reggeva molto bene sulle gambe, arrivata al bordo del letto ci crollò sopra. Mi andò l’occhio sulla sua fica, i ragazzi ci avevano dato sotto, era quasi viola, gonfia e slabbratissima. Si addormentò nel giro di pochi minuti e non si svegliava neanche con i sobbalzi del letto mentre noi altri lì accanto si trombava. Febe fu felice di accogliere anche gli altri 2 e si diede da fare. Presa una buona razione da tutti noi, ci addormentammo. Al risveglio mi ritrovai a mò di 69 con Petra, rimasi incantato a guardargli la patatona, oltre a essere bella carnosa era anche grande, Febe la aveva un po' più piccola. Il buco poi non ne parliamo soprattutto il culetto, aveva un diametro di pelle elastica di 5 / 6 centimetri, chissà quanti cazzi avrà visto, e così mentre mi ponevo queste domande aprì gli occhi Febe, che si mise al mio fianco e guardando anche lei la fica di Petra mi disse: ti starai chiedendo quanti cazzi sono entrati in questa fica? Si io risposi. Molti rispose, la noia è tanta e in qualche modo va allontanata, abbiamo iniziato a 15 anni e ci è sempre piaciuto, entrambe fidanzate, se quella sera non si scopava con il fidanzato, anziché ritornare a casa si riusciva per trovarne uno. Non si saltava sera, e i sabati che spesso venivamo lasciate a casa mentre loro andavano a ballare, noi prendevamo il pulman e si andava in città, eravamo abituè di un cinema in periferia e non ci interessata che tipo o quale film facessero , male che andava una pecorina e 3 bocchini si svoltavano sempre. Mi ricordo una volta ci andammo infrasettimanale non guardammo neanche le locandine entrammo a luci accese e c’erano si e no tre persone come si spense la luce, da dietro le tende , dal bagno e da altri corridoi uscirono una ventina di persone, strano. Iniziò il film e si svelò l’arcano, proiettavano un porno e tutti si nascondevano. Quella sera facemmo il pieno per 5 mesi, una scatola di preservativi da 20 dove mancavano 2, finita, ci eravamo messe a pecora all’ultima fila appoggiate alla spalliera e dietro di noi c’era la fila ai rimanenti senza profilattico, li soddisfammo con la bocca. Tornammo a casa distrutte ma appagate. Poi conoscemmo i nostri mariti, in qualcosa cambiammo, niente più cinema e niente uscite notturne da sole., avevamo come fidanzati 2 fratelli molto legati, figli di un illustre imprenditore, già da fidanzati ci stupivano, una sera uscimmo in 4 tutti insieme per una semplice passeggiata al lago in auto, e strada facendo da dietro arrivavano rumori strani, Petra aveva iniziato a cavalcarlo uau disse , alla prima stradina buia si fermò, sdraiato il suo sedile si mise sul fianco, prese il mio viso e baciandolo lo portò sul suo cazzo, mentre liberate le mani iniziava a massaggiare il culo di Petra con qualche ditino nel culo. Da li a poco arrivò la proposta di passare dietro con loro che accettai senza batter ciglio. Così io scavalcai il sedile mentre lui senza pantaloni scese dallo sportello e come aprì quello posteriore prese la testa di Petra e glielo mise in bocca. Io che ero dall’altra parte iniziai a limonare con il fratello. Due fratelli che si dividevano anche le mogli, stupendo. Di li a pochi mesi, 5 per esattezza ci sposammo, unica cerimonia e viaggio di nozze insieme.( fu tutta un’orgia dal primo all’ultimo giorno). Tornati a casa il suocero ci portò subito nella nuova casa che ci aveva regalato, due ville adiacenti e un bellissimo prato, piscina e tutto di più, non era arredata ma ci fece trovare ad aspettare il mobiliere con tutti i cataloghi. Azz ci aspettava una vita da favola. In 20 giorni le case furono arredate a nostro gusto, i fratelli buttarono giù un muro che divideva le due case facendole comunicanti nel salone, quel giorno il padre si presentò a casa con il notaio e due cellulari satellitari e molte scartoffie. Il boss ( suocero)aveva deciso di andare in pensione e lasciò tutto in mano ai 2 figli, dalle ville allo yacht, dalle fabbrichette e a tutto il resto. Poi alzandosi dalla poltrona istruì il notaio e ci volle tutti e 4 intorno a lui, ci accolse con un abbraccio dicendoci…… rendetevi felici e ricordate che papà c’è sempre a qualsiai ora. E si congedò. Il notaio oltre a tutte le firme ecc ecc consegnò loro due rubriche uguali contenenti tutti i contatti lavorativi e oltre e si raccomandò per i satelliatri, sempre accesi. Il tutto durò circa tre ore e una volta salutato il notaio iniziarono a squillare i cellulari. E questo fu l’inizio. Dopo qualche anno arrivò lo stress e calarono i nostri rapporti, ma loro non ci fecero mancare nulla, una volta a settimana chiamavano due gigolò per farci strombazzare bene bene dopo che li avevamo sbocchinati e nonostante la nostra bravura ci era difficile, a volte a metà scopata con i gigolò avevano l’erezione così smettevamo e ci dedicavamo a loro.. Assistevano tranquillamente sempre parlando al cell. Si erano fatte le 10 e sentimmo una macchina affiancare la barca, sono loro disse febe, tutte e due corsero sul ponte, arrivarono con una lemosine del corpo diplomatico greco, e in mano avevano oltre al satellitare una bottiglia di champagne a testa e la alzarono al cielo. Febe ci informò che il contratto era andato a buon fine e che gli avrebbe portato un introito di oltre 800 mila euro, mesi di duro lavoro .
Le due coppie erano avvinghiate l’una all’altra e mentre il marito di Petra riempiva tutte le coppe per il brindisi, io chiamai i miei amici facendogli segno che era meglio ed ora che alzassimo le tende. Mi sentì il marito di Febe, non parla l’italiano ma lo capisce bene, chiamò Febe e la informò che dietro sue direttive con lui presente ci chiese di non lasciare la festa, era anche la nostra festa e che dovevamo rimanere lì con loro a festeggiare. Così avvenne. Un marito telefonò ad un catering da loro conosciuto che in 10 minuti erano lì ai fornelli, noi con le coppe in mano e i mariti con le bottiglie sotto braccio. un pranzo da mille una notte che subito dopo ci fece assopire sui divani del salone, al risveglio intorno alle 17 il catering se ne era andato ripulendo tutta lo yhact. Febe che apri gli occhi per prima , si avvicinò a noi intimandoci….. guai a voi se vi muovete. Poi si inginocchiò tra le ginocchia di suo marito svegliando Petra e si cementò in un bel bocchino, ma come diventò duro gli salì su a cavalcioni, erano anni che non accadeva, Petra la imitò in tutto e mentre cavalcavano una mano ci invitava a partecipare, non credevamo ai nostri occhi, erano i mariti, a quel punto sia Febe che Petra girando lo sguardo verso di noi in coro ci dissero: ue ragazzi dove siete? Ci avvicinammo cautamente e quel pomeriggio facemmo solo da contorno in modo delicato.
La sera era dietro l’angolo, ritornò il catering e ci prepararono certi manicaretti da paura, restammo fino a mezza notte seduti a tavola e il vino scendeva che era un amore . Il sonno ci avvolse in un forte abbraccio, facemmo in tempo a lasciare la tavola e sdraiarci su divani nel salone. Il catering effettuò lo stesso lavoro del pranzo, ripuliloro il tutto. La mattina alle 5 ci svegliò il movimento dello yhact, avevamo mollato gli ormeggi e si ritornava a Parga. La vacanza con loro era al termine. Arrivati, lo yhact si avvicinò alla banchina permettendoci di scendere per poi ripartire. Salimmo sul pulmino che ci aspettava e ci facemmo accompagnare al ristorante dove avevamo casa- incontrammo il titolare del ristorante che chiamandoci ci mise a conoscenza che per una settimana ( la durata delle nostre ferie e poi si rientrava) era tutto pagato, colazione pranzo e cena e in più era stata pagata anche casa con l’aggiunta di 2 cameriere che la mattina passavano per riassettare, questo fu il regalo dei mariti. La sera durante la cena il titolare venne al nostro tavolo e prima delle ordinazioni ci volle presentare la Contessaxxxxxxxx proprietaria di casa, così ci alzammo e lo seguimmo. Interressante donna sui 60 fisico da 40enne anche se un po' rifatta, come ci avvicinammo al tavolo il titolare scusandosi con la contessa le disse che voleva presentarci a lei, ci accolse con un bel sorriso, sono gli inquilini della casa qui in piazzetta, rispose……., gli amici di Febe e Petra , me lo hanno detto, bravi ed educati ragazzi, sapete, vi faccio una confidenza, nessuno è mai salito a bordo del loro yhact, per salirci voi, vuol dire che lo meritavate…………. La ringraziammo e la volemmo invitare al nostro tavolo, che con piacere accettò. Finita la cena si congedò invitandoci l’indomani ad una festa a casa sua. Si avvicinò Pietro per sparecchiare, ahhh beata gioventù, non perdete questa occasione sono belle feste, non quelle pompose aristocratiche, sarà un pranzo, giochi in piscina e cene, dove ci sarà la marchesaxxxxxx la marchesaxxxxxx le due duchesse e un’altra contessa. Tutta gente altolocata con voglia di trombare ma non lo danno a vedere. Uauuu disse Antonio allora ci sei stato!!!!!!!!! lui sorrise non dicendo ne si e ne no ma ci diede un consiglio, aspettate che decidano loro e non costringetele in orgetta, triangolo ecc, non si vogliono far vedere dalle amiche, e, come ultima raccomandazione, come entrate in casa e vi presentate non fate come si fa oggi, mano e bacetto sulla guancia, ma il baciamano con un leggero inchino.
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